2018
Collezione di teatro
pp. 104
€ 11,00
ISBN 9788806236007
Con una lingua scarna ma sapiente, attraverso un ossessivo gioco di ripetizioni e cambi di ruolo, Carnevali riesce a far affiorare la realtà (o una realtà possibile) in un’atmosfera ambigua e minacciosa, come un novello Kafka al corrente delle piú recenti teorie delle scienze cognitive.
Un luogo indefinito dell’Europa dove da poco è terminata una guerra. Tre personaggi: un vecchio la cui memoria è ormai deteriorata, il figlio e una terza figura enigmatica, il cui nome richiama quello del medico Emil Kraepelin, collega del piú noto Alois Alzheimer e studioso dell’omonima malattia. Dai secchi dialoghi fra i tre emergono poco a poco i contorni di una vicenda drammatica. Nei lacunosi ricordi del vecchio torna a piú riprese e in varie forme (anche in quella di ricetta) l’immagine di un coniglio. Verremo a sapere che questa immagine è legata a un episodio tragico del passato del vecchio. Ma sarà vero? O non si tratta invece di un ricordo che la sua mente ha inventato per sostituirne un altro, ancora piú doloroso? La linea che distingue ciò che è stato vissuto, ciò che viene immaginato e ciò che viene detto nelle continue variazioni dei dialoghi è sottilissima.
Davide Carnevali è nato a Milano nel 1981. Premio Hystrio alla drammaturgia nel 2018, è autore residente presso ERT Emilia Romagna Teatri e lavora prevalentemente tra Barcellona e Berlino. Nel 2008 ha scritto Variazioni sul modello di Kraepelin, tradotto in dieci lingue e rappresentato alla Sala Beckett di Barcellona, al Théâtre National Populaire di Lione, nei teatri nazionali di Estonia e Romania e in numerosi altri paesi. Tra i suoi testi teatrali, Sweet Home Europa è stato messo in scena a piú riprese in Germania, oltre che in Argentina, Francia, Portogallo. Con Ritratto di donna araba che guarda il mare ha vinto il premio Riccione nel 2013. In Italia i suoi lavori sono stati prodotti, tra gli altri, da ERT, Teatro di Roma, Teatro Stabile di Torino, Teatro Franco Parenti. Einaudi ha pubblicato Variazioni sul modello di Kraepelin (2018).